IL TEATRO è UN MERAVIGLIOSO RIFUGIO
IL TEATRO è UN GIOCO SERIO
IL TEATRO è DISORDINE ORDINATO
La Compagnia Teatrale e Associazione Culturale Quieta Movere è attiva dal 2003.
Si occupa di rappresentazioni teatrali, eventi culturali e presentazioni di libri, organizza corsi di scrittura e recitazione, promuove la drammaturgia originale.
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giovedì 13 e venerdì 14 novembre ore 21
Teatro LUX, Piazza Santa Caterina 6, Pisa
DOPO SHAKESPEARE IL DILUVIO
di ANNALISA PARDI
Con: SARA TERESA RUSSO, ANNALISA PARDI, ALESSANDRO FERON
Luci: Massimo Lupi
Mixer: Elia Taddei, Zeno Taddei
REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA FONDAZIONE PISA
Biglietti: 10 euro intero – 8 euro ridotto (studenti, under 26 anni, over 65 anni)
info: [email protected]
tel.050.830943
In occasione delle celebrazioni per il 450° anno dalla nascita di Shakespeare, Quieta Movere con il suo decimo spettacolo tenta una sfida nuova: coniugare la grande tradizione della commedia di travestimenti shakesperiana con quella, più dissacrante, della commedia di gangster. Costante in Dopo Shakespeare il diluvio è il riferimento al grande drammaturgo inglese, la cui opera tragica, anche, verrà citata, parodiata, rivoltata—ma sempre in primo luogo rispettata. L’intreccio originale del nostro dramma riporta alle atmosfere dei classici del genere senza negarsi la possibilità di riflettere ancora una volta sul mezzo teatrale e sulla sue variopinte possibilità espressive (infatti questo lavoro, come Il Molière Immaginario, L’arte dei pazzi, La prima e l’ultima, è ambientato in un teatro—stavolta nell’America degli anni Trenta). In questo caso la drammaturgia fa l’occhiolino a registi cinematografici come Billy Wilder, Blake Edwards, Woody Allen, Ernest Lubitsch, ma è proprio ad A qualcuno piace caldo di Wilder che Dopo Shakespeare il diluvio rimanda in un continuo dialogo, citando anche allo stesso tempo registi più moderni come i Cohen, fonte inesauribile di ispirazione con la loro ironia yiddish in Fratello, dove sei? e A serious man. Del resto, alcuni caratteri tipici del genere comico che ritroverete nello spettacolo (come ad esempio la bionda svampita, l’impresario sul punto di un crollo finanziario, la donna travestita da uomo) vengono da lontano e rappresentano il punto di fusione dell’eredità della commedia antica con l’innovazione e il divertimento più moderni, in un continuo trapasso di forme e contenuti. In breve la trama, un intreccio dove tutto è burla, dove ognuno ha molti segreti da nascondere e dove tutti, ricattati e ricattatori, sono delinquenti matricolati. La finta bionda Tina Scollo, giovane piena di velleità teatrali e figlia di un influente gangster locale, ricatta Billy Chester, aspirante suicida seriale e impresario di un teatro classico sull’orlo del fallimento: il teatro avrà i debiti pagati in cambio della rappresentazione della tragedia di sapore shakespeariano “Lo scarabello”, opera del padre mafioso della ragazza—amara riflessione, questa, sul potere delle raccomandazioni e sull’inquietante diffusione di scrittori della domenica. Ma il signor Scollo non è il solo malvivente ad avere la passione del teatro—e qui il rimando alle celebri eroine in panni maschili cantate dal Bardo in Come vi piace e La dodicesima notte diventa palese: Nancy Beverly De Nitto, in attesa di ricongiungersi al fidanzato rapinatore dopo un furto milionario, si è finta uomo e da otto mesi interpreta, sotto il nome di copertura di Maurice Evans, ruoli maschili nelle tragedie shakespeariane messe in scena nel teatro di Chester. Nancy/Maurice miete imbarazzanti e pericolosi successi come tombeur des femmes e come attore, ma il suo equilibrio psichico è fortemente minato dai debiti di Chester e dalla sua sempre invadente curiosità, dalla mancanza di un salario (amara riflessione, questa, sulla precarietà del lavoro dell’attore e sulla generazione degli stagisti) e dall’inopportuna scelta del direttore artistico di rappresentare l’odioso “Scarabello” . Fino allo stratagemma, forse vincente, di spacciare il testo scritto dal boss per il Cardenio, misteriosa tragedia di Shakespeare mai ritrovata, in un crescendo di comicità e equivoci assurdi, che si susseguono a colpi di invenzioni, sogni e spettri… Con un’avvertenza: l’impresario del teatro avverso a Chester si chiama McGuffin, e certo ricorderete che Hitchcock chiamava MacGuffin il pretesto qualsiasi di un’azione: perciò non prendete questa trama troppo sul serio, o il diluvio vi sommergerà. La situazione è quanto di più esplosivo si possa immaginare: i tre protagonisti sul palcoscenico (in ordine alfabetico, Alessandro Feron, Annalisa Pardi, Sara Teresa Russo) vi coinvolgeranno in un vortice di equivoci, scambi, incomprensioni, travestimenti fino al colpo di scena finale, che nella migliore tradizione shakespeariana non potrà dimenticare la presenza di un deus ex machina piuttosto insolito...
Associazione di promozione sociale attiva nel settore culturale
Quieta Movere
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56123 Pisa
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